Category Archives: RICICLO CREATIVO

TARTARUGHINE GEMELLE

Queste simpatiche tartarughine, all’origine, erano di un tristissimo color sabbia scuro e furono acquistate, in coppia, perchè utilizzate per bruciare la citronella liquida durante le afose sere d’estate, in cui le zanzare non hanno pietà del nostro corpo.

Lasciate fuori a subire le intemperie del clima, nell’agosto del 2015 mi decisi a prendere in mano la situazione: o le avrei gettate via oppure avrei dato loro una nuova opportunità di “vita”.

Sicchè pensai di dipingerle e decorarle per poi dar loro una posizione  in casa. Una volta completata la procedura di “restauro”, una la misi sul frigorifero (anche per coprire la”zampina” mancante a causa di un’accidentale caduta) e l’altra nel mobiletto da giardino!

Tartarughe citronella
tartarughe portacitronella

CUCINIAMO INSIEME

Dovrebbero vietare alle persone come me di navigare in internet. Lo so, lo so, state dicendo: “eh!! l’hai capito!!” e lo accetto, a volte non mi sopporto nemmeno io e mia madre mi disconosce. Però mi riferisco, questa volta, alla quantità di idee che si reperiscono nella rete. Milioni di bellissime cose, più o meno utili, che con un pò di fantasia e tanta voglia di creare si possono facilmente realizzare. Ed io ne ho così tante nella cartella: “progetti da provare”!!! 

Questa cucina in cartone,  arriva proprio da quella cartella.  L’abbiamo realizzata in tre: io, mio marito e mio cognato.. tanto per tenerlo impegnato durante uno dei suoi soggiorni da noi.

Recuperati due cartoni in un negozio di elettrodomestici (di così grandi è difficile trovarne se non nei reparti di elettronica), abbiamo realizzato con il primo la base cucina, e con il secondo il pannello porta utensili.  Il forno lo abbiamo fatto un pò troppo “terra terra”, sarebbe bastato tagliare un pizzico più su e sarebbe stato perfetto, ma va bene uguale allo scopo del gioco. Sempre da internet ho replicato l’idea dei Compact Discs usati come fornelli.

Una volta rivestito tutto lo scatolo con carta colorata, ho incollato con colla a caldo i CDs, i tappi (usati come pulsanti) e i fiorellini porta mestoli. Con una corda inserita lateralmente ho creato la maniglia per il canavaccio. Un vecchio dispenser del sapone, in plastica,  mi è stato utile come “rubinetto”.

Super-soddisfatta del risultato, ma sopratutto di vedere i miei bimbi giocare a Cracco e Cannavacciulo! Sono certa che anche nella finizione, sanno cucinare meglio di me!!

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UNA DECORAZIONE UNICA

Questa idea riciclo è tra quelle che preferisco, forse perchè legata ai miei bimbi.

Non avendo avuto l’opportunità di allattare, sin dal primo giorno di vita, i miei gemellini, nati a termine con parto cesareo programmato, sono stati nutriti con Plasmon 1 prima e Neolatte successivamente.

Durante i giorni di ricovero post partum venivano nutriti, ogni tre ore, con dei biberon sterili monouso che io conservavo sul comodino, non  avendo il cuore di gettarli via. Il giorno delle dimissioni, ne avevo accumulati talmente tanti da poter aprire un negozio.

Conservati tutti in un bustone, dopo averli accuratamente lavati con acqua e sapone, li tirai fuori quando decisi di realizzare delle decorazioni per il tavolo in occasione del battesimo (15 Settembre 2013). 

Inserii, all’interno delle boccette, la sabbia colorata e decorai la superficie con cuori in pannolenci, nastri e addirittura un paio di campanelline che erano servite per le decorazioni dei tavoli del mio matrimonio  (ne avevo prese talmente tante, allora,  che ne erano avanzate in quantità industriale).

L’idea piacque molto e quasi tutti gli invitati riuscirono ad accaparrarsi il biberon come  ricordo  di quella bellissima giornata.

 

PENSIERI DAL MARE

Sempre nell’estate del 2015 ci capitò di andare a cena da un collega di mio marito. Sua moglie, grandissima creativa, realizza meravigliose decorazioni con i gessetti profumati.

Appena fui in casa, lo sguardo si posò immediatamente su un quadro del soggiorno: materiale di recupero arricchito con gessetti profumati e sullo sfondo una bella citazione.

Letteralmente rapita da quella creazione,  mi tornò alla mente quando mi capitò tra le mani la rimanenza della recinzione in legno del giardino: un paletto di circa 150 cm che era avanzato durante il rifacimento dell’area anteriore della nostra casa.

Essendo di forma squadrata, se tagliato in tre o più parti, poi riposizionate assieme una sotto l’altra, avrebbe preso la forma di una tela, Così, aiutata da mio marito, dividemmo il paletto in vari pezzi, e ne utilizzai cinque che incollammo e bloccammo con dei supporti metallici sul retro.

Durante l’estate avevo raccolto lungo mare alcune conchiglie e della sabbia, che pensai così di utilizzare per questo progetto. Ma prima passai diverso tempo su internet a cercare una frase adeguata al mio quadretto marino. E scelsi questo bellissimo pensiero di Loredana Bertone, che quindi ho trascritto con colore acrilico.

Il risultato mi ha davvero elettrizzata. 

Come riciclare un paletto di legno ed arredare un angolo di casa con ….il mare…..

UN QUADRO DALLA SPIAGGIA

Tra le varie idee salvate nella mia cartella “da fare” , c’era anche un quadretto naturalistico. Credevo sarebbe stato difficile reperire l’occorrente per realizzarlo invece, in un giorno a Fregene, lungomare, trovai non solo la base di legno ma anche la forma giusta dei sassolini.

Devo dire che una volta terminato il lavoro, mi e’ davvero piaciuto il risultato ottenuto e l ho attaccato al bagno arredato a tema marino.

Ecco come ho fatto: 

OCCORRENTE

– una base di legno dove incollare i sassi

– sassolini piatti, di varia grandezza e forma

– due pezzetti di canna

– sabbia di mare

– conchiglie

– colla a caldo e colla vinilica

– impregnante legno 

– gancetto per appendere

PROCEDIMENTO

Scartavetrare la base e dipingerla con l’ impregnante per legno.

Spennellare la parte inferiore della “tela”  con un mix di colla vinilica ed acqua quindi  far scivolare la sabbia fino a coprire la colla. Lasciare asciugare e rimuovere la sabbia in eccesso (bastera’ alzare la tavoletta in verticale).

Con la pistola a caldo incollare la  prima canna e formare, con i sassi, il fiore, foglia inclusa; procedere con la seconda canna ed il relativo fiore. 

Fate prima delle prove senza incollare nulla. Una volta soddisfatte, procedete nell’ incollare ogni pezzo, continuando a mantenere la forma del disegno. Lasciate asciugare. Ora usate lo stesso procedimento per incollare qualche conchiglia accanto ai due steli.

Sempre con la colla al caldo, incollate il gancetto al retro del quadro.

Ora e’ pronto per essere appeso.

PORTAFOTO MARINO

Che bella l’estate! Camminare lungo mare per raccogliere conchiglie e legnetti da riportare in città. Poi l’inverno si prende il barattolo che contiene i nostri tesori e quasi ci sembra di riportare il sole nella stanza!

Nell’estate del 2015 feci esattamente questa bellissima raccolta, ma lo scopo non fu quello di tenere tutto chiuso in una scatola. Piuttosto concretizzai delle idee che avevo visto on line e che si potevano ben intonare al bagno che avevamo da poco ridipinto di bianco e blu.

Così uno dei lavori di riciclo fu questo portafoto realizzato con tre legni trovati in spiaggia a Fregene, del filo di canapa ed alcune mollettine colorate con le quali attaccare le nostre foto della vacanza in Puglia di qualche anno prima!

Lavoro semplice – semplice,  unico impegno: trapanare il legno per far scorrere il filo. Qui ho fatto intervenire mio marito 🙂

portafoto marino

 

PORTA DVD JACK IL PIRATA

Porta dvd bimbi
Porta dvd bimbi

Ormai rapita dal riciclo delle cassette di frutta, ho voluto creare un porta DVD per la camera dei miei gemelli ed intonarla sia ai colori del restante mobilio che al loro cartone animato preferito (di quel periodo!!).

Così le ultime due cassette le ho dipinte di bianco e azzurro, applicando, nella parte superiore, una tovaglietta plastifica di Jack il Pirata.

Delle pratiche rotelle permettono al mobiletto di spostarsi ovunque (utile nella fase delle pulizie). Le ruote sono ciò che rimane del sottovaso utilizzato per il fuoriporta Famiglia di Uccellini!

Non si butta via niente!!! 🙂

 

UN ELEGANTE MOBILETTO

Dopo aver concretizzato la prima idea vista sul web, mi sono subito attivata per qualcosa che avevo già intenzione di fare sin dall’inizio ma che a suo tempo mi appariva davvero complicato: un mobiletto per il patio. L’idea, sempre dal web, prevedeva quattro cassette dipinte con del semplice impregnante. La posizione e l’incastro dei contenitori mi ispirava molto, specialmente il vano dedicato alla lavanda, dove io ho messo invece del rosmarino fresco (ad averla la lavanda!!).

Il lavoro più noioso è stato scartavetrare le cassette e rimuovere eventuali sfilettature del legno, dopodichè ho semplicemente ricoperto il colore originale con dell’impregnante non troppo scuro. Se il marchio della cassetta dovesse essere troppo vivo, consiglio di passare prima una o più mani di cementite. Onestamente in questo caso non ricordo proprio se ne ho avuto bisogno o meno, con la ciabattiera sicuramente no, visti i colori già brillanti che avrebbero comunque nascosto ogni segno visibile non desiderato. Se poi volete essere più che certi di coprire tutto, allora prima di spennellare con l’impregnante, procuratevi della cementite.

Attenzione nello scegliere il giusto colore dell’ impregnante! Ve ne sono di diversi tipi: dal trasparente (che lascia perfettamente vedere il fondo) alla tonalità ebano, un marrone molto-molto scuro, non adatto se avete il resto dei mobili chiari.

Questo riciclo mi è piaciuto particolarmente, l’ho posizionato in giardino, sotto il patio, e li resta sia d’inverno che d’estate, senza che gli agenti atmosferici possano rovinarlo. Sopra ho posizionato vari oggetti che prima tenevo sulla legnaia, che così ho liberato per dar spazio ad altro!

Se avete una parete in giardino, dove posizionare Biancaneve e i sette nani, vi consiglio questa simpatica… “casetta”!

 

 

 

UNA SCARPIERA ESTIVA

La fissazione per le cassette di frutta mi colpi la scorsa estate dopo aver visto ambienti arredati riciclando questi contenitori, a volte, insieme a pancali colorati  riutilizzati spesso come tavoli, portavasi o addirittura poltrone da esterno.

Trovare le cassette fu davvero difficile.
Di quelle solide, resistenti, di tipo americano ormai non ne produciamo praticamente piu’. Quasi tutti i produttori optano per i più economici e riutilizzabili contenitori di plastica. Qualche cassetta ancora esiste, ma spesso sono leggere e piccole, inutilizzabili in pratica.
Ma l’idea di questo tipo di riciclo ha preso talmente tanto piede che megastore come IKEA hanno pensato bene di produrne in serie. Ma ovviamente non sono proprio la stessa cosa e mal si presterebbero a ciò che io ho realizzato.

Grazie al fruttivendolo di mia madre, a fine luglio 2015, riuscii a trovare molto materiale utile alle mie creazioni. Feci il carico di cassette nella mia 600 e partii spedita verso la realizzazione

Per iniziare, scelsi un’ idea da internet di semplice realizzazione: una piccola scarpiera per il bagno dove riporre le ciabatte (all’origine l’idea riportava invece un mobiletto da soggiorno contenente un vaso ed un giornale mi pare).
L’ ho pitturata seguendo i colori delle pareti del bagno, celeste e bianco e per ricordarne lo stile “marino” ho incollato qualche conchiglia.
Visto che il risultato fu abbastanza soddisfacente, mi dedicai ad un mobiletto piu’ grande.

RICICLARE UNA CASETTA DA GIARDINO

La sezione Riciclo inizia con una porta.

Quando acquistammo la nostra attuale casa, ereditammo dal venditore una casetta da giardino. La trovammo subito ingombrante e sopratutto scomoda, visto che con la pioggia diventava abbastanza complicato raggiungerla. Però vabbè… la tenemmo ugualmente come sgabuzzino.

Ma la roba si accumula, enormemente. E non ne hai idea fino a quando ti accorgi che lo spazio per contenerla tutta è esaurito. Così, nel lontano 2010, con l’aiuto del nostro vicino (il bello delle casette a schiera, sono i vicini!!!), pensammo di chiudere una piccola area del patio e posteriore  destinarla a sgabuzzino.

Avendo le travi a vista in tutta la casa, due patii inclusi, Fabrizio ci suggeri di restare sullo stesso stile  e chiudere l’ambiente utilizzando del legno. Fu sua l’idea di smontare la casetta e destinarla a nuova vita.

Sicchè si misero all’opera ed il risultato fu questo. Maniglie e lucchetto etnici a ricordare un pò il nostro salone.  

Una volta creato il nuovo ambiente, lo riempimmo con delle  scaffalature dove riporre di tutto.

Successivamente, negli anni, abbiamo rimosso una delle scaffalature per far posto alla stufa a pellet ed alla lavatrice… e, con l’occasione, ho anche buttato via tanta roba che non mi serviva davvero più ma che mi ero ostinata a voler tenere!.

Un modo super-creativo di riciclare una casetta da giardino che non vi serve!

 

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