CALENDARIO DELL’AVVENTO
LA PORTA DEGLI ELFI
Oggi voglio parlarvi di una porta, una porta magica che unisce la realtà con la fantasia. Attraverso quella porta si accede ad un mondo incantato, un bosco ricco di flora ed abitato esclusivamente da stravaganti personaggi: Fate, gnomi, folletti e goblin sono i padroni indiscussi del suo territorio. La loro esistenza non incrocia mai la nostra, se non in un particolare periodo dell’anno. Ma andiamo con ordine.
La figura degli Elfi ha origine scandinava: miti appartenenti alla loro religione pre-cristiana, esseri soprannaturali, in grado di aiutare le persone intorno a loro oppure ostacolarle con piccoli dispetti se provocati o infastiditi. Solo successivamente, furono imparentati alle altre figure fantastiche sopra citate divenendo anch’essi quindi parte del folklore popolare.
Con l’arrivo del personaggio di Santa Claus. (nato nel 1822 dalla penna dello scrittore americano Clement More e successivamente approdato anche in Europa con il nome di Babbo Natale), gli elfi assumono un’immagine assai diversa. Diventano gli aiutanti esclusivi di Santa Claus: lo aiutano a fabbricare i giocattoli nel suo laboratorio sito al Polo Nord, si occupano delle renne e compito non meno importante fanno da tramite tra Babbo Natale e tutti i bambini del mondo…. attraverso una porta magica che poco prima del periodo natalizio compare sopra i battiscopa o nei giardini delle case abitate dai bimbi.
L’idea della “porta magica” ha origine americana anch’essa, ed è la fusione tra un gioco nato nel 2005 grazie ad un libro intitolato “L’Elfo sulla mensola” e la “Porta delle Fate” ideata da Jonathan Wrigth per le proprie figlie nel 1993 (e successivamente ritenuta strumento pedagogico molto interessante). In sostanza è il collegamento fantasioso tra il mondo degli umani e quello degli Elfi. Attraverso tale porta, i piccoli aiutanti di Babbo Natale, hanno accesso alle case di tutti i bambini: li osservano e riportano a Babbo Natale se il loro comportamento meriti un dono da lui; molto spesso lasciano dolcetti, impronte o un messaggino scritto di proprio pugno.
Ciascun genitore può modificare tale storia a suo piacimento (la porta delle fate ad esempio fu ideata per creare un mondo incantato con cui le sorelline Wright potevano sognare e fantasticare ogni giorno).
Io ho modificato infatti il suo scopo. Avevo un po’ timore che raccontando ai bambini degli elfi dentro casa venuti a spiarli per raccontare di loro a Babbo Natale , ne avrebbe condizionato probabilmente il comportamento , senza contare che sarebbero stati capaci di rivoltare casa sottosopra al fine di incontrare l’esserino magico. Così ho inventato un’altra storia: la notte di Natale, uno o più Elfi, attraverso la nostra Porta magica, accedono in casa con il loro piccolo sacco pieno di regali; ovviamente questi ultimi hanno una dimensione ridotta rispetto alle aspettative, quindi una volta depositati sotto l’albero, solo con la magica polvere degli Elfi possono diventare della grandezza necessaria all’utilizzo. Detto questo, non hanno più perplessità sul come sia possibile far passare un Indominus Rex da quella piccola porticina di legno.
E per quanto riguarda il comportamento birichino, beh… abbiamo provato negli anni passati anche con la classica frase “Babbo Natale non verrà” che poi è diventata “Babbo Natale torna a riprendersi tutto”… e niente… non ha funzionato! Ma questo credo sia un po’ il problema di tutti… e nemmeno la magia degli Elfi potrà mai trasformare i bambini in piccoli adulti, ed è giusto che sia così. Se pensiamo a quanti adulti si comportano ancora da bambini, evidentemente, per alcuni, nemmeno gli anni accumulati nella vita riescono in questo arduo compito!
Vi presento quindi la nostra Porta degli Elfi, con tanto di Sci e slittino (se quello lasciato nel mondo magico, una volta usciti da casa nostra, dovesse risultare difettoso, almeno il nostro amico Elfetto non resterà a piedi!!). Una comoda scaletta di corda renderà la discesa dal mobile del salone al pavimento assai più facile. Potete costruire la vostra con materiali di riciclo (io ho utilizzato sopratutto articoli di pochi centesimi o che avevo già dal Natale scorso). L’unico limite è la fantasia, ma facendovi aiutare dai vostri bimbi, sono certa che anche quella non avrà confini!
Buon Lavoro!
GHIRLANDA HANDMADE
PEG BOARD ARTIGIANALE
Amo molto il riciclo creativo, e quando ne ho l’occasione metto alla prova le mie abilità!
Recentemente ho dovuto litigare con la mia postazione di pannolenci, che è anche la postazione del planning nonchè quella del pc, nonchè quella dell’aggiusta giocattoli, nonchè quella del “lo poggio qui e poi gli trovo un posto“. In sostanza il tavolino era diventato un supporto a decine di scatole, scatoline, contenitori, faldoni di materiale creativo che poi quando lo cerchi non sai mai dove sta.
Gironzolando su Pinterest, ho conosciuto cosi la Peg Board, un portautensili da officina ma che colorata di bianco diventa molto femminile ed all’occorrenza utilissima per chi come me è amante dell’ handmade ed ha mille accessori da tenere sotto mano.
L’ho cercata un pò in giro e non trovandola, ho pensato di farla da sola. Ecco cosa ho usato:
– un quadrato o rettangolo di plastica rigida (io ho usato un 55 X 55 cm ma ce ne sono di diverse misure e diverse rigidità);
– bottiglie vuote di acqua o coca cola;
– confezioni vuote del gelato;
– rotolo di carta adesiva decorato;
– gancetti ad S da cucina
– un bastoncino di legno di diametro non troppo fino (lo comprate nei negozi di hobbistica in confezioni da 10 o più pezzi);
– gancetti adesivi in plastica per presine da cucina;
– tubo del rotolo di scottex, della carta igenica o del filo di cotone finito;.
– fascette da elettricista;
– colla a caldo;
Se il quadrato/rettangolo di plastica è colorato potete lasciarlo così altrimenti potreste ricoprirlo con la carta adesiva decorata.
1) tagliate le bottiglie di plastica quasi alla fine e rivestitile con la carta adesiva;
2) tagliate il rotolo della carta scottex alla metà e rivestitilo di carta adesiva;
3) tagliate il rotolo di carta igenica alla metà e rivestitilo di carta adesiva (se utilizzate il rotolino del filo di cotone non c’è bisogno di tagliare);
4) rivestite di carta adesiva le scatole del gelato.
Una volta completata la decorazione dei vari materiali riciclati iniziate a pensare cosa metterete nei vari contenitori, quindi in base alle esigenze di lavoro (materiali che più usate sotto e quelli meno utili sopra, oppure penne e matite sopra e fili e cotone sotto) potete iniziare ad posizionarli alla Peg Board con le fascette da elettricista: basterà fare due buchi sulle bottiglie e due buchi sulla Peg Board, quindi far passare la fascetta dalla bottiglia alla Peg Board (vi troverete la chiusura della fascetta all’interno del contenitore, stringete e bloccate bene il contenitore al supporto di plastica). Procedete per tutti i vari componenti.
Ricordatevi di lasciare lo spazio per i nastri: fare due buchi distanti meno della lunghezza del bastone di legno che avete acquistato, quindi appendete i ganci ad S ed ora infilate tutti i vostri nastri nel bastone di legno le cui estremità libere si appoggeranno sui ganci. Altrettanto importante sarà lo spazio da lasciare per i ganci ad S che supporteranno le forbici.
I rotolini di cartone (incollati al supporto di plastica con la colla a caldo) potreste usarli per gli aghi ancora imballati, o il metro da sarta, mentre i gancetti per presine potreste utilizzarli per appendere un metro a scomparsa.
Insomma sono certa che fin quando non troverete la Peg Board che fa per voi, questo rimedio con elementi di riciclo sarà assolutamente utile per la vostra craft room!
Dimenticavo: per i nastri in eccesso (se lo spazio a disposizione è poco e non potete permettervi un supporto di plastica più ampio che possa contenerne di più) potreste inserirli in un porta nastri verticale realizzato cosi:
- rotolo di cartone della carta da forno
- un vecchio compact disc oppure un disco di cartoncino pesante (rimediato da una scatola di scarpe va benissimo)
- carta adesiva colorata
- colla a caldo
Incollate con colla a caldo il rotolo della carta da forno al cd o al disco di cartoncino (deve restare totalmente immobile, potreste aiutarvi tagliando 4 pezzetti di cartoncino ad L ed incollarli intorno al tubo per tenerlo ben saldo alla base) quindi ricoprite tubo e base con la carta adesiva decorata (oppure solo la base). Questo porta nastri andrà benissimo per tenere in ordine i rotoli a foro largo e vi farà guadagnare moltissimo spazio sul tavolo di lavoro!
PORTACANDELE NATALIZIO
NASCONDICAVI ELEGANTE
Niente di meglio che una bella scatola di scarpe da bambini per poter realizzare questo simpatico ed utile “nascondi cavi”.
Ormai siamo abituati a tenere sul comodino o sulla scrivania la classica “ciabatta” multiprese, Ma diciamocelo, è davvero bruttina da vedersi. Sicchè, ho pensato di seguire un’ idea vista e stravista on line, ossia, riciclare una scatola di scarpe.
Per questa creazione ho utilizzato il pannolenci, incollato direttamente sulla scatola, ed il feltro per abbellire i fori creati in precedenza. Sulla superficie qualche fustellato decorativo. In pochissimo tempo ecco una simpatica idea da regalare!
Complementi D’aMare
Due estati fa abbiamo tinteggiato il bagno del piano inferiore. Siamo passati da un celeste scuro (esperimento mal riuscito) al bianco latte con la sola parete frontale azzurra.
Nell’arricchire le pareti, questa volta, sono stata un pò più selettiva. Basta conchiglie e fiori sullo stesso lato, bensì avrei optato per una bella brezza marina… ispirata proprio dal clima bellissimo del periodo.
Avendo realizzato diverse creazioni con del materiale di recupero (ovviamente ispirata da ciò che vedevo nel web), le ho organizzate sulle pareti in modo tale da pensare al mare, anche nei lunghi mesi invernali. Ovviamente non potevano mancare un paio di creazioni in pannolenci: un’idea presa da Pinterest (IL CATALOGO MONDIALE DELLE IDEE), ed un’altra presa addirittura da una confezione di prodotti per bambini che ho riprodotto esclusivamente per la simpatia che mi faceva.
A volte basta davvero poco per rendere un ambiente gradevole alla vista, sopratutto se a costo zero: riciclo e tanta fantasia!
UN PANIERE ANTICO
Questa creazione non rientra nella categoria del feltro e pannolenci ma piuttosto dell’arte del reciclo creativo
E’ un paniere ed apparteneva a mia nonna, insomma a detta di mia madre dovrebbe avere almeno 40 anni. Forse perchè si trovava nella casa del paese dei miei nonni, quindi praticamente mai usato almeno dal 1987, si è mantenuto benissimo.
Mio marito ha spruzzato sul metallo bianco della vernice viola e quindi io, con l’aiuto di mia madre e servendomi degli stencil ho dipinto i disegni ispirandomi all’etnico. Questo è il risultato finale. Così rinnovato lo ha preso mia zia ed ora fa bella mostra nella sua cucina. Lavoro di squadra!
MENSOLINA DA GIARDINO
Questa mensolina è di recente realizzazione. Lo scorso Gennaio abbiamo acquistato la stufa a Pellett che ci hanno consegnato su di un pezzo di pancale (credo sia giusto la metà di uno intero). Inizialmente, come al solito, volevo buttarla via, poi ho pensato di rifarmi ai tanti mobiletti visti on line e realizzati riciclando proprio questo oggetto.
Avevo un angolo fuori dove avrei potuto posizionare il mio mobiletto, arricchendo un pò la parte esterna della casa e finalmente avrei tolto da ogni dove i vari ninnoli che col tempo avevo accumulato nei giardini.
E’ bastata solo una mano di impregnante color ebano (forse un pò troppo scuro, tornando indietro opterei per una variante più chiara) e l’abbiamo attaccato con una staffa all’angolo della parete di legno del ripostiglio, quello realizzato con i resti della casetta.
Finalmente ho potuto traslocare tutti i ninnoli sulla mia nuova mensolina!