Category Archives: RICICLO CREATIVO

CALENDARIO DELL’AVVENTO

Anche per questo natale voglio proporvi un simpatico tutorial per la gioia dei piccoletti di casa (grandi o bambini che siano!!)
Da tempo desideravo realizzare un calendario dell’avvento per i gemelli, ma trovandolo troppo impegnativo (avevo pensato a 24 taschine da decorare e cucire, su una base di feltro decorata a sua volta con il volto di babbo natale… una cosa sobria insomma!!), ho sempre desistito. Ora i bambini hanno 6 anni, sono golosi, vivono un pò di più la magia del Natale, rispetto agli altri anni, così mi sono decisa a cimentarmi nell’impresa, ma ho voluto qualcosa di semplice e veloce da creare: niente cucito, solo incollaggio e decorazioni. Il risultato ha soddisfatto le mie aspettative e voglio proporlo anche voi. Avete ancora qualche giorno per recuperare il materiale e mettervi all’opera.
 
*** MATERIALE***
 
– 8 tubi della carta scottex (che verranno tagliati a 5 cm e mezzo ciascuno per ottenere tre cilindri), oppure potete utilizzare 12 tubi della carta igienica, tagliarli a metà ed ottenere un cilindro meno capiente ma assolutamente efficace (se come me intendete mettere dentro solo un paio di monetine di cioccolata);
 
– 2 fogli di carta panno verde (la trovate dai cinesi, potete utilizzare anche il pannolenci, ma visto il costo, a mio avviso, non ne vale la pena poichè non indispensabile alla buona riuscita della creazione);
 
– 1 foglio di carta panno marrone (come sopra);
 
– 1 pezzo di feltro verde 3 mm, che sia lungo almeno 60 cm e largo 40;
 
– 1 foglio di gomma eva rossa;
 
– 1 foglio di gomma eva bianca brillantinata;
 
– 1 pezzetto di feltro 3 mm giallo (per la stella, ma se volete potete anche non metterla)
 
– 1 pacchetto di pon pon bianchi piccoli (questo periodo ne trovate di ogni grandezza nei negozi che espongono oggettistica natalizia);
 
– colla a caldo (acquistatene almeno 3 pacchetti, se utilizzate la pistola con beccuccio piccolo);
 
– rotolo di nastro di raso rosso di 1 cm ;
 
– forbicine piccole (ricurve se possibile)
 
– compasso;
 
– matita
 
*** PROCEDIMENTO***
 
1) Tagliate ciascun tubo di cartone per ottenere 3 cilindri di circa 5 cm e mezzo ciascuno (oppure due metà se utilizzate il rotolo della carta igienica);
 
2) Servendovi della colla a caldo, rivestite 22 dei 24 cilindri con il pannocarta verde e gli ultimi 2 con il pannocarta marrone (lasciando libere le due fessure). Vi consiglio di creare un rivestimento da utilizzare come modello per il ritaglio di tutti e 24 i pezzi. Lasciate sempre mezzo cm in più, meglio dover ritagliare l’eccesso che avere in seguito la base del cilindro non rivestita;
 
3) Tagliate via l’eccesso di pannocarta dai bordi, se ne avete, ma state ben attenti affinchè il rotolo sia tutto rivestito;
 
4) Servendovi di un compasso, create il cartamodello che servirà per realizzare le 24 porticine (misurate la circonferenza del cilindro e riproducetela su carta, aiutandovi con il compasso, anche qui lasciate qualche mm in più che andrete poi a tagliare via). Attenzione! prima di iniziare a tagliare la gomma eva, misurate il vostro cartamodello con tutti i cilindri che avete, per verificare che la circonferenza sia sufficiente per tutti (alcuni rotoli potrebbero essere qualche mm più larghi o più stretti).
 
5) Ora procedete col ritaglio della gomma eva rossa. Una volta ottenute le vostre porticine, incollatene il bordo sinistro al bordo sinistro di ogni cilindro, la porticina si dovrà aprire da destra verso sinistra.
 
6) Completato l’incollaggio delle porticine, potrete procedere con l’assemblaggio dell’albero, come segue (aiutatevi anche con le mie foto):
 
Incollate insieme i due rotolini marroni (che fungeranno da tronco);
Ora procedete con i rotolini rossi secondo questo raggruppamento: 6 il primo; 5 il secondo, 4 il terzo, 3 il quarto, 2 il quinto. Avanzerà un solo rotolino rosso che fungerà da punta.
 
7) Una volta attaccati i rotoli tra di loro, procediamo con la creazione dei vari piani. Sopra i rotoli marroni, iniziate ad incollare quelli rossi partendo dalla fila dei 6, per poi proseguire in altezza in maniera decrescente, fino a quando non resterà l’unico rotolino solitario che fungerà da punta (aiutatevi sempre con la foto).
 
8) A questo punto stendete sul tavolo da lavoro il feltro 3 mm verde, posizionateci sopra il vostro alberello (le porticine verso di voi) e, partendo dalla “punta”, iniziate ad incollare la base dei cilindri al feltro. Ogni fila che attaccate, pressatela bene sul feltro affinchè aderisca perfettamente (potete girare ogni volta l’alberello e massaggiare con la mano la parte del feltro incollata).
Quando avrete attaccato anche l’ultima fila (quella dei rotolini marroni), potrete tagliare via la parte di feltro in eccesso con l’ausilio delle forbicine (se ne avete di “ricurve” sarebbe meglio). Il risultato finale sarà un alberello senza fuoriuscite di bordi. Questo lavoro probabilmente farà uscire della colla sui bordi: potrete rimuoverla applicando un foglio di carta da forno sulla parte interessata e un paio di passaggi di ferro da stiro caldo ( ci vuole molta attenzione in questo passaggio per evitare sia di scottarvi che di bruciare la creazione. Non passare MAI il ferro direttamente sul pannolenci). Se la colla dovesse fuoriuscire solo tra la base in feltro e il cilindro (senza colare lungo tutto il cilindro quindi), non fate nulla, ci penserà il nastro a coprirla.
 
9) Per realizzare i numeri mi sono aiutata con delle formine in legno che utilizzo per i miei lavori, ma potete creare dei cartamodelli su carta (dal numero 0 al numero 9) e poi ridisegnarli sulla gomma eva, ricordandovi in questo caso, di ricalcarli AL CONTRARIO sulla parte di gomma eva NON BRILLANTINATA.
 
Se usate le formine, procedete così:
 
– pressate la formina del numero sulla gomma eva per creare il modello da ritagliate (dovrete essere abbastanza veloci nel ritaglio poichè la gomma eva riprende la sua forma originale in poco tempo, facendo scomparire la linea guida precedentemente ottenuta);
– procedete con il ritaglio (utilizzando sempre le forbicie a punta curva, se possibile).
Potete lavorare anche con la gomma eva al contrario (quindi anche il numero al contrario) se non volete sciupare troppo i brillantini;
 
Se usate invece un cartamodello procedete così:
 
– girate il foglio di gomma eva dal lato non brillantinato;
– poggiate al contrario il modello del numerino, quindi, utilizzando una matita, tracciate la linea guida che dovrete ritagliare;
– ritagliate la parte in eccesso per ottenere il numerino.
 
10) Incollate i vari numeri sulle porticine: fatelo in maniera crescente sicchè il 24 capiti proprio sulla punta. Accanto ad ogni numero, attaccateci il pon pon bianco (che fungerà da “maniglia” per la porta).
Ricordatevi di posizionare le decorazioni, verificare che l’effetto sia quello desiderato e solo dopo incollatele.Purtroppo .staccare la gomma eva con l’ausilio del ferro da stiro (come si farebbe con il feltro o il pannolenci) non credo sia possibile, o almeno io non ci ho mai provato.
 
11) Siamo arrivati alla fine. Ora incolliamo il nastro rosso tutto intorno all’albero: partiamo dalla punta e ritorniamo alla punta. Siccome non possiamo avere una misura precisa di nastro necessario per decorare tutto l’albero (dovrete infilarlo anche nelle fessure tra un rotolino e l’altro), vi consiglio di NON tagliarlo in anticipo, ma incollarlo facendolo scorrere dal rotolo man mano che procedete.
 
12) Per coprire la congiunzione dei due bordi di nastro che si incontrano sul rotolo 24, ho applicato una semplice stella in feltro. Potete scaricare un cartamodello da pinterest ed utilizzarlo per creare la vostra stellina direttamente sul feltro.
 
13) Se avete intenzione di appenderlo, tagliate del nastro rosso (lo stesso utilizzato per la decorazione) ed incollatene i bordi sul retro dell’albero. “Saldate” bene il nastro incollandoci sopra un tondino di pannolenci.
 
Buon lavoro a tutti!

LA PORTA DEGLI ELFI

Oggi voglio parlarvi di una porta, una porta magica che unisce la realtà con la fantasia. Attraverso quella porta si accede ad un mondo incantato, un bosco ricco di flora ed abitato esclusivamente da stravaganti personaggi: Fate, gnomi, folletti e goblin sono i padroni indiscussi del suo territorio. La loro esistenza non incrocia mai la nostra, se non in un particolare periodo dell’anno. Ma andiamo con ordine.
La figura degli Elfi ha origine scandinava: miti appartenenti alla loro religione pre-cristiana, esseri soprannaturali, in grado di aiutare le persone intorno a loro oppure ostacolarle con piccoli dispetti se provocati o infastiditi. Solo successivamente, furono imparentati alle altre figure fantastiche sopra citate divenendo anch’essi quindi parte del folklore popolare.
Con l’arrivo del personaggio di Santa Claus. (nato nel 1822 dalla penna dello scrittore americano Clement More e successivamente approdato anche in Europa con il nome di Babbo Natale), gli elfi assumono un’immagine assai diversa. Diventano gli aiutanti esclusivi di Santa Claus: lo aiutano a fabbricare i giocattoli nel suo laboratorio sito al Polo Nord, si occupano delle renne e compito non meno importante fanno da tramite tra Babbo Natale e tutti i bambini del mondo…. attraverso una porta magica che poco prima del periodo natalizio compare sopra i battiscopa o nei giardini delle case abitate dai bimbi.
L’idea della “porta magica” ha origine americana anch’essa, ed è la fusione tra un gioco nato nel 2005 grazie ad un libro intitolato “L’Elfo sulla mensola” e la “Porta delle Fate” ideata da Jonathan Wrigth per le proprie figlie nel 1993 (e successivamente ritenuta strumento pedagogico molto interessante). In sostanza è il collegamento fantasioso tra il mondo degli umani e quello degli Elfi. Attraverso tale porta, i piccoli aiutanti di Babbo Natale, hanno accesso alle case di tutti i bambini: li osservano e riportano a Babbo Natale se il loro comportamento meriti un dono da lui; molto spesso lasciano dolcetti, impronte o un messaggino scritto di proprio pugno.
Ciascun genitore può modificare tale storia a suo piacimento (la porta delle fate ad esempio fu ideata per creare un mondo incantato con cui le sorelline Wright potevano sognare e fantasticare ogni giorno).
Io ho modificato infatti il suo scopo. Avevo un po’ timore che raccontando ai bambini degli elfi dentro casa venuti a spiarli per raccontare di loro a Babbo Natale , ne avrebbe condizionato probabilmente il comportamento , senza contare che sarebbero stati capaci di rivoltare casa sottosopra al fine di incontrare l’esserino magico. Così ho inventato un’altra storia: la notte di Natale, uno o più Elfi, attraverso la nostra Porta magica, accedono in casa con il loro piccolo sacco pieno di regali; ovviamente questi ultimi hanno una dimensione ridotta rispetto alle aspettative, quindi una volta depositati sotto l’albero, solo con la magica polvere degli Elfi possono diventare della grandezza necessaria all’utilizzo. Detto questo, non hanno più perplessità sul come sia possibile far passare un Indominus Rex da quella piccola porticina di legno.
E per quanto riguarda il comportamento birichino, beh… abbiamo provato negli anni passati anche con la classica frase “Babbo Natale non verrà” che poi è diventata “Babbo Natale torna a riprendersi tutto”… e niente… non ha funzionato! Ma questo credo sia un po’ il problema di tutti… e nemmeno la magia degli Elfi potrà mai trasformare i bambini in piccoli adulti, ed è giusto che sia così. Se pensiamo a quanti adulti si comportano ancora da bambini, evidentemente, per alcuni, nemmeno gli anni accumulati nella vita riescono in questo arduo compito!

Vi presento quindi la nostra Porta degli Elfi, con tanto di Sci e slittino (se quello lasciato nel mondo magico, una volta usciti da casa nostra, dovesse risultare difettoso, almeno il nostro amico Elfetto non resterà a piedi!!). Una comoda scaletta di corda renderà la discesa dal mobile del salone al pavimento assai più facile. Potete costruire la vostra con materiali di riciclo (io ho utilizzato sopratutto articoli di pochi centesimi o che avevo già dal Natale scorso). L’unico limite è la fantasia, ma facendovi aiutare dai vostri bimbi, sono certa che anche quella non avrà confini!
Buon Lavoro!

GHIRLANDA HANDMADE

Allora? Avete fatto l’albero amiche? Avete atteso pazientemente l’8 Dicembre come tradizione vuole oppure a metà Novembre già stavate addobbando la porta di casa? Negli ultimi anni sempre più famiglie iniziano a decorare la propria casa già nel mese di Novembre, e vuoi per trovare ancora molte idee disponibili nei negozi, e vuoi perchè i bambini non resistono al fatidico giorno. I miei gemelli ad esempio hanno iniziato a sognare il Natale al rientro dalle vacanze estive 🙂
Comunque per quest’anno ho realizzato una Ghirlanda totalmente handmade. L’idea è nata durante un giro in un negozio. Avevo visto decine di ghirlande natalizie realizzate con pigne e legnetti. Adorabili. Sicchè ho creduto di poterne fare una da sola, ispirandomi magari ad una di quelle viste.
Vi indicherò come l’ho realizzata:
MATERIALE
Cartoncino pesante (scatola da imballaggio ad esempio);
– pigne di varie misure;
– rametto di bacche rosse (finto ovviamente, ne trovate a palate nella sezione Natale, questo periodo)
– legnetti rossi cicciotti;
– bastoncini di legno (tantissimi, io li ho trovati in vendita a mazzetti da 1 euro, ma se abitate vicino ad un parco o un bosco, potete divertirvi con i bambini a cercarne di varie misure);
– pon pon bianchi piccoli;
– nastro rosso e bianco;
– stella filante verde scuro non brillante (io ho usato un rotolo di fil di ferro verde decorato con foglioline in plastica e bacche rosse, acquistato da Tiger)
– qualche decorazione natalizia (io ho messo due stelline di natale acquistate a coppia, ma ci sono anche funghetti, renne, babbetti natale, insomma potete mettere ciò che più vi piace).
 
TUTORIAL
Aiutandovi con un piatto piano, ricavare dal cartoncino due dischi , nel cui centro farete un buco (io ho usato una tazza da latte per aiutarmi). Avrete così realizzato la ciambella che vi servirà da base;
– incollate le due ciambelle tra di loro con la colla a caldo.
– ricaviamo dal pannolenci bianco diverse strisce che avvolgeremo attorno a tutta la ciambella, incollandone di tanto in tanto vari punti con la colla a caldo.
– Ora che la nostra ciambella ha la base bianca, possiamo iniziare ad incollare i legnetti raccolti nel bosco. Dovremo ricoprire tutta la ciambella, affiancando un legnetto dopo l’altro come se fossero i raggi di un sole (lavoro abbastanza laborioso e noioso, ma indispensabile). Fate sporgere i legnetti oltre la ciambella,sicchè siano visibili una volta aggiunti gli altri accessori.
– Iniziamo a decorare la superficie dei legnetti: avvolgiamo intorno alla ciambella la stella filante verde, potete andare a casaccio, non dovete coprire completamente la superficie.
– Ora possiamo incollare le pignette di varie misure sulla superficie della ciambella (io ho usato quelle piccole, ed un tipo micro: entrambe le confezioni acquistate al casalinghi per 1 euro cadauna).
– Una volta incollate le pigne possiamo iniziare ad incollare i legnetti rossi tra una pigna e l’altra o comunque dove vedete molto spazio libero da decorazioni.
– Adesso, per chi non avesse preso il fil di ferro verde con le bacche rosse già incluse, è il momento di staccare le bacche dal nostro rametto acquistato ed incollarle una per una su tutta la superficie della ciambella un pò a caso e  sulle pigne più grandi, per farle “spiccare”;
– A questo punto incolliamo i pom pom bianchi (possibilmente dove ci sono spazi non decorati oppure tra una decorazione e l’altra).
– Per completare l’opera, ricavate dal nastrino bicolore due fiocchi che incollerete nella parte alta ed in quella bassa della ghirlanda.
– Aggiungere le due decorazioni extra, io ho messo le stelle di natale.
– Se volete, potete attaccare un filo di cotone rosso con una campanella pendente che scenda dal foro centrale, altrimenti potrete completare la creazione con il passaggio precedente.
– Realizzate il nastro per appendere, incollando le due estremità di una striscia di nastro bicolore dietro la ghirlanda, sul cartoncino. Rinforzate la chiusura con colla a caldo ed un pezzo di pannolenci in modo che il nastro resti bloccato tra cartone e stoffa.
 
La mia è venuta davvero bene e finalmente avrà anche io la mia meravigliosa
GHIRLANDA NATALIZIA!!

PEG BOARD ARTIGIANALE

Amo molto il riciclo creativo, e quando ne ho l’occasione metto alla prova le mie abilità!
Recentemente ho dovuto litigare con la mia postazione di pannolenci, che è anche la postazione del planning nonchè quella del pc, nonchè quella dell’aggiusta giocattoli, nonchè quella del “lo poggio qui e poi gli trovo un posto“. In sostanza il tavolino era diventato un supporto a decine di scatole, scatoline, contenitori, faldoni di materiale creativo che poi quando lo cerchi non sai mai dove sta.
Gironzolando su Pinterest, ho conosciuto cosi la Peg Board, un portautensili da officina ma che colorata di bianco diventa molto femminile ed all’occorrenza utilissima per chi come me è amante dell’ handmade ed ha mille accessori da tenere sotto mano.

L’ho cercata un pò in giro e non trovandola, ho pensato di farla da sola. Ecco cosa ho usato:

– un quadrato o rettangolo di plastica rigida  (io ho usato un 55 X 55 cm ma ce ne sono di diverse misure e diverse rigidità);
– bottiglie vuote di acqua o coca cola;
– confezioni vuote del gelato;
– rotolo di carta adesiva decorato;
– gancetti ad S da cucina
– un bastoncino di legno di diametro non troppo fino (lo comprate nei negozi di hobbistica in confezioni da 10 o più pezzi); 
– gancetti adesivi in plastica per presine da cucina;
– tubo del rotolo di scottex, della carta igenica o del filo di cotone finito;.
– fascette da elettricista;
– colla a caldo;

Se il quadrato/rettangolo  di plastica è colorato potete lasciarlo così altrimenti potreste ricoprirlo con la carta adesiva decorata.

1) tagliate le bottiglie di plastica quasi alla fine e rivestitile con la carta adesiva;
2) tagliate il rotolo della carta scottex alla metà e rivestitilo di carta adesiva;
3) tagliate il rotolo di carta igenica alla metà e rivestitilo di carta adesiva (se utilizzate il rotolino del filo di cotone non c’è bisogno di tagliare);
4) rivestite di carta adesiva le scatole del gelato.

Una volta completata la decorazione dei vari materiali riciclati iniziate a pensare cosa metterete nei vari contenitori, quindi in base alle esigenze di lavoro (materiali che più usate sotto e quelli meno utili sopra, oppure penne e matite sopra e fili e cotone sotto) potete iniziare ad posizionarli alla Peg Board con le fascette da elettricista: basterà fare due buchi sulle bottiglie e due buchi sulla Peg Board, quindi far passare la fascetta dalla bottiglia alla Peg Board (vi troverete la chiusura della fascetta all’interno del contenitore, stringete e bloccate bene il contenitore al supporto di plastica). Procedete per tutti i vari componenti.
Ricordatevi di lasciare lo spazio per i nastri: fare due buchi distanti meno della lunghezza del bastone di legno che avete acquistato, quindi appendete i ganci ad S ed ora infilate tutti i vostri nastri nel bastone di legno le cui estremità libere si appoggeranno sui ganci. Altrettanto importante sarà lo spazio da lasciare per i ganci ad S che supporteranno le forbici.

I rotolini di cartone (incollati al supporto di plastica con la colla a caldo) potreste usarli per gli aghi ancora imballati, o il metro da sarta, mentre i gancetti per presine potreste utilizzarli per appendere un metro a scomparsa.

Insomma sono certa che fin quando non troverete la Peg Board che fa per voi, questo rimedio con elementi di riciclo sarà assolutamente utile per la vostra craft room!

Dimenticavo: per i nastri in eccesso (se lo spazio a disposizione è poco e non potete permettervi un supporto di plastica più ampio che possa contenerne di più) potreste inserirli in un porta nastri verticale realizzato cosi:

  • rotolo di cartone della carta da forno
  • un vecchio compact disc oppure un  disco di cartoncino pesante (rimediato da una scatola di scarpe va benissimo)
  • carta adesiva colorata
  • colla a caldo

Incollate con colla a caldo il rotolo della carta da forno al cd o al  disco di cartoncino   (deve restare totalmente immobile, potreste aiutarvi tagliando 4 pezzetti  di cartoncino ad L ed incollarli intorno al tubo per tenerlo ben saldo alla base) quindi ricoprite tubo e base con la carta adesiva decorata (oppure solo la base). Questo porta nastri andrà benissimo per tenere in ordine i rotoli a foro largo e vi farà guadagnare moltissimo spazio sul tavolo di lavoro!

NASCONDICAVI ELEGANTE

Niente di meglio che una bella scatola di scarpe da bambini per poter realizzare questo simpatico ed utile “nascondi cavi”.

Ormai siamo abituati a tenere sul comodino o sulla scrivania la classica “ciabatta” multiprese, Ma diciamocelo, è davvero bruttina da vedersi. Sicchè, ho pensato di seguire un’ idea vista e stravista on line, ossia, riciclare una scatola di scarpe.

Per questa creazione ho utilizzato il pannolenci, incollato direttamente sulla scatola, ed il feltro per abbellire i fori creati in precedenza. Sulla superficie qualche fustellato decorativo. In pochissimo tempo ecco una simpatica idea da regalare!

Complementi D’aMare

Due estati fa abbiamo tinteggiato il bagno del piano inferiore. Siamo passati da un celeste scuro (esperimento mal riuscito) al bianco latte con la sola parete frontale azzurra.  

Nell’arricchire le pareti, questa volta, sono stata un pò più selettiva. Basta conchiglie e fiori sullo stesso lato, bensì avrei optato per una bella brezza marina… ispirata proprio dal clima bellissimo del periodo.

Avendo realizzato diverse creazioni con del materiale di recupero (ovviamente ispirata da ciò che vedevo nel web), le ho organizzate sulle pareti in modo tale da pensare al mare, anche nei lunghi mesi invernali. Ovviamente non potevano mancare un paio di creazioni in pannolenci: un’idea presa da Pinterest (IL CATALOGO MONDIALE DELLE IDEE),  ed un’altra presa addirittura da una confezione di prodotti per bambini che ho riprodotto esclusivamente per la simpatia che mi faceva.

A volte basta davvero poco per rendere un ambiente gradevole alla vista, sopratutto se a costo zero: riciclo e tanta fantasia!

 

 

UN PANIERE ANTICO

Questa creazione non rientra nella categoria del feltro e pannolenci ma piuttosto dell’arte del reciclo creativo
E’ un paniere ed apparteneva a mia nonna, insomma a detta di mia madre dovrebbe avere almeno 40 anni. Forse perchè si trovava nella casa del paese dei miei nonni, quindi praticamente mai usato almeno dal 1987, si è mantenuto benissimo.
Mio marito ha spruzzato sul metallo bianco della vernice viola e quindi io, con l’aiuto di mia madre e servendomi degli stencil ho dipinto i disegni ispirandomi all’etnico. Questo è il risultato finale. Così rinnovato lo ha preso mia zia ed ora fa bella mostra nella sua cucina. Lavoro di squadra!paniere antico

MENSOLINA DA GIARDINO

Questa mensolina è di recente realizzazione. Lo scorso Gennaio abbiamo acquistato la stufa a Pellett che ci hanno consegnato su di un pezzo di pancale (credo sia giusto la metà di uno intero). Inizialmente, come al solito, volevo buttarla via, poi ho pensato di rifarmi ai tanti mobiletti visti on line e realizzati riciclando proprio questo oggetto.

Avevo un angolo fuori dove avrei potuto posizionare il mio mobiletto, arricchendo un pò la parte esterna della casa e finalmente avrei tolto da ogni dove i vari ninnoli che col tempo avevo accumulato nei giardini.

E’ bastata solo una mano di impregnante color ebano (forse un pò troppo scuro, tornando indietro opterei per una variante più chiara) e l’abbiamo attaccato con una staffa all’angolo della parete di legno del ripostiglio, quello realizzato con i resti della casetta.

Finalmente ho potuto traslocare tutti i ninnoli sulla mia nuova mensolina!

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