Category Archives: FELTRO E PANNOLENCI

PER CHI TECNOLOGICO NON VUOLE ESSERLO AFFATTO

Sempre parlando di regalini natalizi (abbiate pazienza se salto da un periodo all’altro) volevo mostrare il portaposta che ho realizzato per mia zia.

L’idea, trovata su un gruppo di Feltro, mi è sembrata adeguata per la sorella di mia mamma che tecn11026093_785850908191572_6642230395118130667_nologica non lo è davvero. Anzi, tutt’altro, con la sua scrivania piena di scartoffie, sembra di tornare indietro agli anni ’90 quando un computer in casa lo avevo  di già ma il concetto di cosa ci avrei fatto non mi era ancora tr
oppo chiaro.

Lei, come me allora, è di quelle affezionate alla cass
etta delle lettere. E le volte in cui scrive su carta ed io digito alla tastiera non si contano più. Così regalo perfetto per questa signora di altri tempi, non può che essere  un portaposta da appendere in casa.

Peccato che si riempia solo di fatture da pagare,  visto che nessuno scrive più..

Mi ero da poco avvicinata a questo hobby quindi non mi spingevo oltre il pannolenci. Dovessi rifarlo oggi, utilizzerei tutto feltro E sopratutto un cartamodello per la farfalla !!(ahahha questa davvero non si può guardare!!!). 

 

UN TRENINO CHIAMATO “TI-TI”

Ho iniziato questo bellissimo hobby per loro, i miei gemellini di tre anni. Ho imparato giorno dopo giorno ad osservare cosa gli piace davvero e cosa invece è solo un capriccio.

Samuele ad esempio ha la passione per i treni. Il suo è un amore incondizionato. Lo stesso che avevo io quando ero ragazza. Quando mi bastava recarmi a Roma Termini a vedere i treni fermi al binario  per sentirmi subito meglio. Forse ha nell’animo quella voglia di partire che ha sempre accompagno me nella vita. Lo spero per lui. Vorrei davvero fosse un gran viaggiatore e che abbia la possibilità di conoscere paesi e persone, aprire la propria mente al mondo, imparare all’estero ciò che in Italia ancora non è arrivato. Ma per il momento si accontenta di guardare i suoi adorati trenini sfrecciare attraverso lo schermo di un computer, oppure si entusiasma imboccando il vialetto che ci conduce alla fermata del metrò. Se fossimo in Inghilterra, lo chiamerei Trainspotter, ossia colui che ama guardare i treni appunto.

Per lui, una sera d’inverno, disegnai un trenino copiandolo da google immagini da colorare. Dopodichè ritagliai i vari pezzi e li riportai su pannolenci. Non avevo la più pallida idea di come li avrei assemblati.  Così tirai fuori il cartamodello brasiliano della MaggioLenci e cercai di ricomporre il treno: laterali, frontale, tetto, base..

Il risultato sicuramente non è meraviglioso, ed aggiungo che se lo rifacessi oggi , con un pò più di esperienza, non riuscirebbe comunque ad essere migliore di come è; ma a lui piace da impazzire. E ciò che a me da più gioia è vederlo davanti la porta di casa con il suo zainetto  ed il suo trenino. Poi ovviamente c’è anche il pupazzo Spiderman… ma ci arriveremo…

 

 

IL MAGGIOLINO “DE NOANTRI”

Beh per innamorarsi del Maggiolino Volkswagen non serve certo guardare il film americano del Maggiolino tutto matto. E’ stata sicuramente, e forse lo è tutt’ora, l’automobile tedesca più amata al mondo. Forse ancora più amata della nostra affascinante Fiat 500.

Tutt’oggi, i ragazzini che hanno vissuto il boom economico degli anni 60, restano affascinati quando vedono una di queste imperatrici della strada ferme al semaforo. Cosi, in occasione dell’acquisto di una nuova autovettura di un’amica, ho voluto regalare il Maggiolino De Noantri (romanesco termine di “noi altri“, ossia noi che siamo di altra parte della città, ed oggi molto usato per indicare “casereccio” ).

Il cartamodello brasiliano mi è stato utilissimo per il primo lavoro in 3D mai realizzato prima. Personalizzato, infine, con firma e “chiave”. 

Mentre cucivo il MaggioLenci (maggiolino in pannolenci) mio figlio Thomas mi guardava assorto. I suoi occhioni chiari brillavano di felicità, convinti che, presto o tardi, il risultato  finale di tanta attesa sarebbe stato tra le sue manine. 

Potevo deluderlo?

Nacque subito dopo la versione rossa. Ed io difficilmente mi ripeto. Se lo faccio… è sempre per validi motivi. Validissimi 🙂

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UN ASTUCCIO DA VIAGGIO…ma anche per la scuola

Questa idea, presente nel gruppo Pannolenci Per Principianti grazie al contributo di Valentina Battiato ( Piccoli Dettagli di Valentina ), ho voluto modificarla e personalizzarla per il regalo di compleanno del piccolo Diego. Il cartamodello originale prevede un’altezza inferiore, datosi che contiene dei pastelli a cera. Io avrei invece regalato delle matite colorate, sicchè ho alzato di qualche centimetro il progetto.

Subito dopo ho voluto replicare la creazione, e questa volta l’ho del tutto modificata, aggiungendo più spazio per le matite colorate e una taschina per i colori a cera. Viene a mancare l’alloggio per il block notes semplicemente perchè è stato realizzato per i miei gemelli che,  nello zainetto, hanno sempre il proprio album da colorare. Potrebbe essere una valida alternativa ai classici astucci scolastici. Il progetto originale, col block notes, lo ritengo utilissimo per le eventuali giornate o pomeriggi trascorsi fuori casa, al fine di intrattenere i bambini. Oppure può essere una valida alternativa al tablet, se in macchina avete il vassoio porta vivande nello schienale dei sedili anteriori. I bambini saranno occupati a disegnare ghirigori durante i vostri viaggi.

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SONAGLINO SPECIALE

Ho una pro-cugina. Piccolina. Compie un anno il prossimo 20 Agosto. Quando è nata non mi dilettavo ancora con il cucito, quindi ripiegai su un regalo commerciale. Poi a dicembre, tra gli altri pensierini che le ho confezionato, c’è stato  anche questo “sonaglino”.

L’ispirazione l’ho avuta dal sonaglino CHICCO che la madrina di Thomas comprò per i gemelli quando vennero al mondo. Il colore ovviamente era l’azzurro e tirando la cordicella, tutt’ora parte un bel carillon. Così sulla scia di quello, ho pensato di realizzarne uno simile. Non potendolo fornire di  carillon, ho ripiegato su una campanella inserita al suo interno sicchè possa suonare quando viene agitato. Le chiavette sono del tutto sceniche e vanno un pò a sostituire la cordicella originale del mio. 

Mi è piaciuto tantissimo realizzarlo. Ovviamente l’idea originale è della Chicco e ci mancherebbe pure che me ne prendessi il merito, ma è stato comunque un regalo più che gradito. 

PORTACHIAVI PERSONALIZZATI!

E mentre tutti impazzivano alla ricerca del regalo “pensato”… io lo cucivo buona buona guardando il mio canale preferito su SKY. Cosa?? no guarda… FOX Real Time proprio no… ebbene… sono appassionata al 118 (Criminal Investigation) ed al 38 e 39 del digitale terrestre (Giallo e TopCrime)..Si lo so che è abbastanza inquietante cucire tra un’ ammazzatina e l’altra (come direbbe il caro Commissario Montalbano  Nazionale – lo è più lui immagino che la bandiera italiana  stessa probabilmente)..

Per mio cugino, addetto al ricevimento in un prestigioso hotel del Lungo Tevere di Roma, ho pensato ad una chiave con serratura.. forse un pò banale.. ma almeno tanto grande da non farsi dimenticare in ogni dove, come spesso avviene.

Richiamando invece un modello Carpisa di qualche anno fa, per mia cugina Lisa, ho scelto invece un portachiavi “simbolico”… nel senso che non passando inosservato con tutti quei ninnoli pendenti.. alla fine lo  usa come abbellimento per la sua casetta. Infatti è ancora intatto ed in bella vista.

Una casa nuova ed appena acquistata è stata invece la molla che mi ha fatto saltare in testa l’dea di un portachiavi a forma di casetta (cartamodello brasiliano). Regalo molto apprezzato dal cugino acquisito di mio marito, Vincenzo. Seguendo la stessa filosofia, di un lieto evento nella vita, ho realizzato il doppio cuore vestito a nozze e destinato, appunto, ad una sposina speciale: la madrina di mio figlio Thomas, che convolerà a nozze il prossimo settembre (anche questo da un cartamodello brasiliano)

I portachiavi dedicati a Vasco Rossi ed alla AS Roma non credo necessitino di spiegazioni ulteriori. Rappresentano l’anima di una persona più che l’evento o un mestiere.

Il simbolo del Blasco per mio cognato e il lupacchiotto della Roma per mio zio, giallorosso nel cuore. 

Il portachiavi  Yin/Yang l’ho dedicato invece a mio cugino Ale, che ama molto viaggiare ed è appassionato della Cina e di tutti i paesi orientali. Non ho fatto altro che seguire lo schema di un’immagine da colorare presa su google immagini.

Se sono stati apprezzati? piccoli, pensati, e donati col cuore…. Non potrebbe essere altrimenti. 

 

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GNOMI, PASSIONE NATALIZIA E NON SOLO

Con l’avvicinarsi del natale e la corsa ai regali, pensai di realizzare qualcosa di artigianale. Basta col solito profumo, il solito portafoglio.. avrei regalato una piccola creazione fatta con il cuore. Così con l’aiuto di un cartamodello messo a disposizione da Marianna nel gruppo Pannolenci per Principianti , ho dato “vita” a questi simpaticissimi personaggi. Inutile dire che il primo aveva davvero dell’orrendo. Rimosso non solo da casa mia, ma anche dai ricordi!! Come per tutte le cose… bisogna provare e riprovare…. ma sopratutto… con tanta pazienza!!!

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e non si finiva più di far pagine!!!

La situazione mi era un pò scappata di mano. Giravo su internet, vedevo una pagina  quiet book, mi piaceva, la rifacevo. Avrei potuto continuare all’infinito se non mi fossi accorta che imbottire i due strati di pannolenci che formavano la pagina non era stata una splendida idea.

Non avevo creato un libro sensitivo. Avevo un tomo alto mezzo metro! 

Sicchè la situazione più logica, oltre che porre un freno a questo delirio creativo, fu di separare le pagine in due volumi. Questo secondo libro in pratica è secondo solo perchè rilegato dopo….

Ho imparato anche un’altra cosa realizzando questi due libri. Di aver mescolato molte attività relative ad età diverse di sviluppo del bambino solo ed esclusivamente perchè “belle”. Ecco… meglio concentrarsi su una tipologia di età e realizzare un book di massimo sei facciate, anche otto (totale 4 pagine/ otto attività).. Ah… NON IMBOTTIRE!!!

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IL PRIMO QUIET BOOK… non si può dimenticare. E come potrei??

La mia passione per il Pannolenci inziò con questo libro. Doveva essere uno solo, scovato per caso sul web, ma alla fine ne ho creati due poichè non finivo più di aggiungere pagine. Comunque tornassi indietro non metterei nessuna imbottitura nelle pagine e le legherei tra loro con gli anellini dorati, come poi effettivamente ho fatto in seguito.

Ma va bene cosi, l’esperimento è riuscito. E da allora di strada neho percorsa un pò… però santo cielo… a riguardarli ora… AMMAZZA SE SONO FATTI MALE EH!!

    

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