Category Archives: FELTRO E PANNOLENCI

TORTA DI PANNOLINI CON CAKE TOPPER

Mai avrei pensato di poter realizzare qualcosa di simile.

Una cara amica di mia mamma stava per diventare bisnonna. Quando nacquero i miei gemellini, proprio dalla sua famiglia, mi arrivarono creazioni bellissime in punto croce. Dovevo trovare assolutamente qualcosa di particolare e sopratutto di originale per ricambiare, seppur in minima parte, quel pensiero avuto per me. 

Su internet, da un sito americano stavolta, trovai un tutorial sulla realizzazione della torta di pannolini, negli Stati Uniti molto comune quando si organizza il  “baby shower“: ossia una sorta di party organizzato per la futura mamma.

Per la prima volta ho realizzato un cake topper, cioè il pupazzo che spicca sulla “torta” e che in seguito mi avrebbe ispirata alla realizzazione di altre torte, ma in pannolenci questa volta.

Così alla mamma del piccolo Christian, sono arrivati i nostri cari auguri in pannolenci. Ad oggi i pannolini non ci sono più, ma sia il cake topper che la girandola ed il lecca lecca, fanno bella mostra nella cameretta del bimbo come un gradito ricordo. 

 

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QUIET BOOK CON PISTA AUTOMOBILINE

Quando fui invitata al compleanno del piccolo Matteo, la sua mamma già conosceva i miei lavori al pannolenci. Più di una volta aveva commentato positivamente i risultati dei libri e quindi fu abbastanza semplice decidere cosa regalare al bimbo.

Questa volta  pensai di creare un libricino di poche pagine ma “mirate”, ossia ho scelto anche un’attività da utilizzare quando il pesciolino ed il fiore saranno diventati ormai troppo semplici da comporre.

Mentre si è in vacanza con mamma e papà o anche solo in viaggio, sarà divertente uscire dal garage e correre lungo il percorso fino al lavaggio,  Le pagine sono ispirate a dei quiet brasiliani e poi le ho assemblate e riadattate a mio gusto.

E’ stato molto gradito ed ha suscitato non poca curiosità da parte di chi non aveva mai visto prima un libro sensitivo!

 

 

“Primo Compleanno!
E non lo vogliamo regalare qualcosa di davvero unico e speciale che resti nel cuore della mamma e sopratutto nei ricordi del bambino? Il Mio Primo Quiet Book realizzato con Feltro (copertina) e pannolenci (pagine ed attività) svilupperanno la fantasia e la creativita’ di Matteo. Potrà comporre il pesciolino, riconoscere i colori del fiorellino e quando sarà più grande correre con la macchinina lungo il percorso stradale!
AUGURI MATTEO!!!”

testo, video e foto dalla mia pagina facebook

 

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IL NUMERIERE DEGLI ANIMALI – IO CONTO

Il Numeriere degli animali, prende spunto da un libro che ci è stato regalato. Avevo in mente già da molto tempo di dedicare un quiet book ai numeri da 1 a 10 ed alla fine l’ho realizzato grazie ad un bellissimo regalo ricevuto dai gemelli!

Un giorno ci furono regalati due bei libri. Uno è IL NUMERIERE DEGLI ANIMALI. Da quel momento sfogliare e risfogliare quelle pagine colorate è diventato uno dei passatempi preferiti dei miei gemellini. Si fermano a riconoscere gli animali, provano ad imitarci quando formiamo il numero con le nostre dita, ridono alla filastrocca riportata nel testo.
Ebbene, ho pensato cosi di realizzarne uno, più piccino e concentrato, da poterci portare in vacanza, dai nonno o anche solo in fila alla posta.
Nasce l’idea di IO CONTO, il nostro libro sensitivo al quale ho aggiunto il pallottolier creato con delle simpatiche perline colorate, sicchè potranno muoverle per contare il numero riportato sulla pagina.
Per i cartamodelli mi sono attenuta alle illustrazioni del libro, quindi disegnandoli da me. Per il numero nove, che nel libro raccontava la filastrocca del pavone che ha perso 9 piume, ho “inventato” invece la lucertola il cui nome contiene nove lettere 🙂
Ovviamente sono stati molto felici… ed è ciò che davvero conta sopra ogni altra cosa 🙂

(foto, video  e testi dalla mia pagina Facebook)

 

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IL PRIMO ABC – UN SUDATISSIMO QUIET BOOK

Al mio terzo quiet book ho pensato giorno dopo giorno. Prima era un’idea, poi ogni pagina e’ diventata un disegno sul quadernone A4. Mi sono aiutata molto con le immagini di google. E devo dire che davvero mai avrei pensato di riuscire a realizzare qualcosa di simile. Gia’ mentre terminavo la prima pagina, mi accorgevo degli errori commessi nel realizzare i primi due libri!

Di seguito la storia di questa creazione, tratta dalla mia pagina facebook. (Link al termine dell’articolo)

Per aiutare i miei bimbi a sviluppare le proprieta’ del linguaggio, ho realizzato questo Quiet Book 15×15 con tutte le lettere dell’alfabeto, comprese le straniere che ormai ci accompagnano nel quotidiano (jxyk)

L’idea si e’ sviluppata man mano che le pagine venivano create.

Pannolenci giallo in doppio, cucito….UDITE UDITE a macchina (addirittura!!!!!), lettere e “disegni” tagliati e cuciti a mano, parole scritte a pennarello per stoffa.

Per la prima volta ho toccato il feltro, realizzando la copertina e le lettere ABC. Immensa sorpresa vedere come il punto festone “calza” su questo materiale… troppo soddisfatta!!!!

Nel Quiet ho inserito le parole che piu vengono ascoltate dai miei gemellini: cercando di variare tra animali, cose, cibi e giocattoli. Ho dato precedenza alle parole che per associazione ricordano un loro giocattolo preferito (tipo Dinosauro e trenino) o ad un esperienza vissuta (Pulman, il viaggio a Napoli nel quale conobbero e s’innamorarono di questo mezzo di trasporto). Dove possibile, ho cercato di associare anche una determinata lettera ad una parola di uso quotidiano (i nostri cani, gli zii, i nonni, mamma e papa’).

Insomma un lavoro complesso ma che ha dato immense soddisfazioni!

I cartamodelli dei singoli “disegni” sono ispirati dal web tramite l opzione google immagini o cartamodelli pre esistenti offerti a titolo gratuito da creative esperte brasiliane (gli animali)

(foto, video  e testi dalla mia pagina facebook)

 

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LOOPSY BOY: la mia risposta alla bambola Loopsy

Le bambole Loopsy. Da piccola sarei potuta impazzire per una bambola così. Colorata, capellona, sempre con la messa in piega perfetta e le guanciotte rosate. E che dire del colore dei capelli? blu, rosa, viola.. insomma il biondo davvero lascia il tempo che trova!! Vabbè, poi i vestiti e gli accessori davvero alla moda, sbarazzini cosi femminili ed uno diverso dall’altro.

Praticamente ha più vestiti una Loopsy che la boutique di Via del Corso. Persino Barbie muore d’invidia mentre guida la sua ferrari, intorno alla villa con piscina adiacente il ranch.

Che poi la Barbie è in pensione. C’ha pure una certa età e ‘ste nuove sciacquette con minigonne e stivaloni, con o senza ali, le hanno rubato l’esclusiva. Dopo più di 50 anni di onorata carriera… lei e i suoi 101 mestieri, devono cedere il posto a bambole con i bottoni al posto degli occhi o agli stivaloni con le zeppe delle Winx. Che finaccia. Sempre detto io. Meglio non essere nessuno che cadere nell’oblio dopo tanto successo. Non hanno creato Barbie Pensionata o Barbie Depressa perchè secondo me gli faceva pena e volevano ricordarla così, bella bionda/mora/castana/rossa com’era stata un tempo.

Forse penseranno ad una Barbie Rifatta. Almeno torna in pista e le spiazza tutte. Ma poi come glielo spieghi ad una bambina che la sua barbie in realtà non è di plastica ma di silicone? Di non sbatterla troppo altrimenti si sgonfia il seno o si affloscia la pancia? 

Vabbè comunque, visto che Barbie ha il suo Ken, (che poi io non l ho mai avuto perchè giocavo col Big Jim del mio vicino di casa) ho pensato di creare il LoopsyBoy. Detto così suona ambiguo, ma giuro che è tutto limpido e cristallino (cit. Tom Cruise – Codice D’Onore).

La storia è andata così: sotto il periodo di Natale scorso, trascorrevo una settimana di vacanza a casa di mia madre in compagnia di suoceri, bambini e parenti, sicchè la sera, mentre tutti dormivano e tra una puntata di Low and Order ed una di Criminal Minds, ho scaricato una bella immaginetta da google: un Loopsy boy da colorare. L’unica immagine per altro. Credo anzi che non esista nemmeno in commercio. Almeno io non ne ho visti

In conclusione: ricostruendo il cartamodello da quell’immagine, è nato lui. La parte più divertente sono state le scarpe tipo Converse, per le quali mi sono affidata però ad un cartamodello per scarpine da bomboniera 🙂 Mi sono davvero divertita a realizzarle e sono anche soddisfatta del risultato finale. Decisamente meglio del mio primo esperimento, la bambola Linda;  in cui utilizzai proprio il cartamodello Loopsy ma con risultati “Nzomma

Thomas, ci ha preso confidenza un pochino la prima sera e poi è tornato al suo IronMan.

Vabbè, il primo amore non si scorda mai 🙂

DRAGO CELESTINO, UN AMICO CALDO CALDO

Drago Celestino: beh che dire, draghetto (come lo chiamo io) è stato un esperimento, più che altro. Molto dopo aver creato il Dinosauro per Samuele, mi sono  chiesta se fosse stato possibile creare un animaletto che stesse in piedi, si insomma come un pupazzo vero. Poi per caso mi sono imbattuta in un sito, russo credo, che contiene decine e decine di cartamodelli completi per pupazzi in 3D ed ho iniziato con qualcosa di semplice. Il cartamodello originale di Celestino in verità era un dinosauro, che con un paio di modifiche ho trasformato in un drago 🙂 Diciamo che anche questo step che consideravo “critico” l’ho superato 🙂

Questo sito è davvero perfetto ed in ogni cartamodello  viene indicato, esattamente, dove posizionare cosa tramite lettere (A con A, B con B ecc), a volte, però, se il pezzo non è troppo chiaro da capire, bisogna andare ad intuito in quanto la descrizione in russo è come dire… incomprensibile 🙂 

 

 

FATINA SORRISINA… per la piccola Desirèe

Fatina Sorrisina ha una storia tenera-tenera. Il cartamodello brasiliano non prevedeva le ali. Le ho aggiunte in seguito, per permettere a questa simpatica fata di volare lontano-lontano e raggiungere una bambina speciale: Desirèe

Desirèe è la pro-cugina di mio marito. Abita con i suoi genitori in provincia di Lecce e difficilmente capita di poterci incontrare. Sapevo però che questa adorabile cucciola aveva problemi di salute e che a breve sarebbe dovuta approdare a Milano per un intervento chirurgico al cuore. Ha solo tre anni.

A sentire ciò fu il mio di cuore a sussultare. Forse perchè voglio sempre illudermi che queste cose ai bimbi non accadono mai, che sono “cose da grandi” e che non li riguarda affatto. Però basta già aprire un quotidiano per capire che no, non è cosi. Ma manco per niente.

Fortunatamente però, Desirèe non fa parte di un fatto di cronaca nera, ma ha comunque catturato la mia attenzione ed i miei pensieri il 31 Maggio scorso quando entrò in sala operatoria per curare un’anomalia del suo cuoricino. E capiamoci dai… l’immagine di una bimba di tre anni intubata e sedata… no davvero non riuscivo e non volevo vederla per quanto male fa. E sono infondo una estranea…. non riesco nemmeno ad immaginare la pena e l’angoscia vissuta  dai suoi genitori e dalle rispettive famiglie

Comunque, Fatina Sorrisina è nata un pomeriggio molto prima del 31 Maggio. Avevo da poco saputo di questo intervento chirurgico e volevo  portare il mio contributo alla serenità di questa bambina. Ma cosa? Come??? Ho passato in rassegna tremila immagini di bambole ma nessuna mi sembrava adeguata alla situazione. Poi è apparsa lei. Cartamodello di bambola cosi come la vedete, ovviamente diversi colori, ma senza ali. Quel sorriso enorme mi ha catturata. Era davvero cosi che volevo augurare tutto il meglio a Desirèe. Un sorriso grande grande che da Roma raggiungesse Lecce.

Concluso il lavoro però non ero ancora soddisfatta. Mancava qualcosa a questo personaggio. La simpatia c’era. I capelli biondi che piacciono tanto alle bambine pure. Ma che poteri avrebbe potuto avere al fine di portare quel mio pensiero fino a lei?? Allora ho pensato alle ali. Ho pensato di trasformarla in una fatina. E dopo avere disegnato una bel paio di ali, ricostruite successivamente in feltro, eccola, la mia Sorrisina era pronta.

Non vedevo l’ora che arrivasse a destinazione. Così le ho fatto spiccare il volo e dopo qualche giorno, via whatsup, ho ricevuto questa foto con la promessa: “partirà con noi“.

Ed infatti, poco dopo, mi fu spedita un’altra foto: una valigia rosa piena di vestitini… e sopra a tutto, lei, la Fatina Sorrisina.

Ragazzi, inutile dirlo. Mi sono commossa.

Si, mi piace moltissimo questo pannolenci… le soddisfazioni che da… sono assolutamente immense!

Vorrei non smettere mai!

Ciao Desire’e, salutami Sorrisina Ti mando un bacione grande-grande! Ci vediamo ad Agosto!

 

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TUTTI I BIMBI HANNO BISOGNO DI SUPER EROI…

Ironman, la passione di Thomas. In verità non sa nemmeno chi sia poichè per la prima volta lo ha visto con questo pupazzo e solo successivamente gli ho mostrato il protagonista della serie cartoni animati Avengers dalla confIRON MANezione di un giocattolo.

Da quel giorno però è innamorato di questo eroe giallo rosso e ovunque ne veda l’immagine, mi chiama per dirmelo. Ora siamo alla fase: maschera di carnevale Ironman in vendita al supermercato, la quale viene regolarmente indossata ogni qualvolta ci rechiamo a fare la spesa. Alza ed abbassa la visiera. Ed ovviamente se gli chiedi chi si nasconda dietro a questo eroe misterioso, risponde indicando sè stesso, anche perchè, giustamente, ne indossa la maglietta.

Comunque, questo pupazzo nacque, in verità, per il bimbo di una mia cara amica che vedendo le mie creazioni su facebook fu ben lieta di accettare la mia offerta di un pensierino per il figlio. Solo che quando terminai il lavoro e lo misi via in attesa di consegnarlo, mio figlio ci rimase davvero male. Aveva creduto fosse per lui, così colorato ed allegro, e non poteva pensare che invece non gli sarebbe appartenuto. Sicchè quando la mia amica venne a trovarci le raccontai la cosa, e fu squisitamente gentile da voler accettare al suo posto, un’altra mia creazione (Batman), che comunque il bimbo portò via contentissimo. Questi sono gli imprevisti che possono capitare quando hai bambini a casa. Non potendo nascondere ciò che fai, devi spesso trovare soluzioni alternative ai piccoli imprevisti che ti capitano 🙂

BATMAN, EROE TENEBROSO

Questo pupazzo rappresenta molto per me. Anche se successivamente fu regalato ad una cara amica, lo ricorderò per sempre come il trampolino di lancio verso due tecniche importantissime: il punto festone nelle bambole, e la testa cucita al corpo.

Se ricordate, nel post relativo alla bambola Linda raccontai la mia incapacità nel cucire separatamente il corpo e la testa delle bambole, per poi dover unire i due pezzi, tant’è che dovetti, in quel caso, basarmi su un cartamodello che non avesse appunto necessità di effettuare questa composizione. Ma con Batman invece ci fu un pò la svolta. Fu il primo supereroe, nonchè il primo pupazzo da me cucito  ad avere la testa attaccata al collo!!! Avevo un MENTO!!!!

Non ritagliai alcun cartamodello, ma piuttosto mi basai su uno esistente e lo ricopiai sul pannolenci. Mantenni la cucitura del corpo ancora col punto indietro, ma a differenza della bambola Linda, la testa fu cucita a punto festone, quindi senza essere risvoltata.

Insomma fu un pò un’occasione che mi davo per scoprire se ero in grado di migliorare su questo argomento, altrimenti sarei rimasta nella noia dei fuori porta e dei  portachiavi.

Invece funzionò. Certo, il punto era ancora abbastanza incerto, ma finalmente capii come assemblare corpo / testa e fui davvero felice del risultato finale! c’era  da festeggiare!!!

ROSA… LA MIA BAMBOLA IN PANNOLENCI

Rosa. Lei e’ il mio orgoglio. La mia bambola con la M maiuscola. Rosa nasce senza cartamodello. E’ una sfida tra me e cio’ che fino ad allora ero riuscita a creare.

Di lei, quando per la prima volta la vidi in un sito brasiliano, mi colpirono le guanciotte a cuore ed il sorriso enorme. Oltre ai codini sbarazzini che mi ricordano tanto me da piccola. La realizzai senza committente ne’ destinatario. Ma per semplice svago.

Dalla foto a colori di una bambola seduta, riuscii a ricavare i vari pezzi del puzzle. E devo dire che ne fui molto entusiasta. Talmente tanto, che la scelsi in seguito,  come logo per il mio sito.

Probabilmente il concetto del “copiare” per le piu’ di questo campo, puo’ essere associato alla poca fantasia. Ma non mi sono mai posta il problema, onestamente. Sarebbe come accusare le cake designer di essere mediocri perche’ utilizzano gli stampini. 

Poi ovvio che bisogna sempre vedere da chi arrivano le critiche e dopo un anno in questo mondo di ago e filo  posso garantire che di creativita’ vera e genuina ne ho vista pochissima.. Invece di discussioni sterili molte. E mi dispiace. 

Dovremmo prendere esempio dalle amiche brasiliane, con le quali ho il piacere di condividere alcuni gruppi. Non ci capisco un beato ciufolo di portoghese, ma grazie a Google translate posso leggere sempre e solo armonia e collaborazione tra di loro.

Artiste vere. Con la A.

Ma io che invece sono ancora mediocre…che dire… guardo Rose e penso che pur essendo arrivata a lei non finiro’ mai d’imparare.)

 

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