Che mi piacciono le novità è una scoperta anche per me, visto che sono abbastanza abitudinaria, legata a ciò che mi riesce meglio. Però è anche vero che adoro la creatività in ogni sua forma, e ciò a cui penso giorno dopo giorno, che mi entra in testa perchè magari visto da qualche parte, prima o poi devo provarlo.
E’ così che ho voluto avvicinarmi al FIMO (e da li poi alla porcellana fredda -pasta di mais, di cui vi parlerò in seguito). Gli inizi non sono stati troppo disastrosi, in verità pensavo MOLTO peggio (vi posterò anche i primi due lavori) tanto è che mi sono davvero innamorata anche di questa arte, arrivando a quota 4 interessi creativi (Pannolenci, pirografia, paste modellabili e resina epossidica)
Il problema iniziale è stato “staccarsi” dal cartamodello generalmente molto grande, con il quale lavoro il pannolenci, ed adattare l’immagine ad un risultato più piccolo, che sembra anche delicato.
Dopo i primi due progetti ho voluto cimentarmi subito nella realizzazione della mia Elfetta, replicandola quindi in un formato assai più piccolo (dovuto sopratutto al costo del fimo ed alla grande quantità che ne occorre per ogni progetto). Ho impiegato qualche ora (sicuramente meno tempo che con ago e filo) ed il risultato mi ha davvero strabiliato perchè mai avrei potuto pensare di completare l’opera che sembrava davvero ardua!
Ed eccola qui, la mia Elfetta, da oggi realizzata anche in fimo, che ovviamente potrà essere realizzata su commissione ed in qualsiasi colore!